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D’ora in poi useremo solo POXT per mandare le nostre raccomandate

Per la rubrica #diconodiPOXT condividiamo con voi una lettera che un nostro cliente ci ha inviato per farci sapere come è cambiata la sua struttura, il suo lavoro e la sua esperienza di invio della posta raccomandata da quando utilizza POXT.

 

Gentilissimi, sono l’avvocato Giorgio C., scrivo da Bergamo e da 34 anni svolgo la professione legale.

 

Un avvocato, per tanti motivi, è necessariamente legato a doppio filo alla spedizione di posta raccomandata. Le questioni e le necessità sono sempre diverse ma devo dire che senza questa parte finale, pratica e operativa, che sembra quasi banale (ma banale proprio non lo è), tutto il nostro lavoro potrebbe risultare nullo. Quindi, anche se tanti colleghi non ci fanno caso, il tema dell’invio di posta, per noi, è fondamentale. Senza dilungarmi troppo e sperando di non essere troppo “legalese”, voglio portare alla luce il motivo che mi ha spinto ad affidarmi a voi e convinto a non cambiare mai più idea.

 

Ormai, ahimè tanti anni fa, quando ho iniziato a lavorare, non c’erano email (cominciavano giusto i fax) e di posta ne producevamo una quantità tale da averci indotto necessariamente a dotarci di macchina affrancatrice in studio, con relativa persona dedicata esclusivamente a quel tipo di mansione. Successivamente le cose si sa come sono andate e abbiamo iniziato a liberarci da quell’impegno e incombenza, mandando quotidianamente, chiaramente a nostre spese un nostro addetto all’ufficio postale.

 

Con la conseguenza implicita di avere qualcuno pagato per stare in fila alla Posta, inoperoso per parecchio tempo. Facendo due conti rapidi ho capito che era doveroso cambiare sistema perché il tempo dei collaboratori costa moltissimo ed incidendo significativamente sui risultati è bene utilizzarlo nel migliore dei modi, anche perché dovendo lavorare alla compilazione delle ricevute e stando tanto tempo fuori il lavoro si accumulava e qualcuno doveva comunque portarlo avanti. Negli ultimi anni, con la liberalizzazione del mercato postale, ci siamo affidati e abbiamo fatto dei tentativi con qualche operatore privato ma tra costi sempre incerti e logistica piuttosto scadente abbiamo dovuto desistere e riorganizzare nuovamente questo aspetto aziendale.

 

– Voglio sempre ricordare che se le nostre lettere, contratti, difese, atti, etc a cui tanto ci dedichiamo non partono regolarmente, rischiamo di lavorare per niente e di non essere pagati –

 

Nelle ultime settimane mi sono trovato a dover spedire per conto di un cliente, a una grossa azienda di Rimini, dei documenti importantissimi (dei contratti di una fusione aziendale a cui ci siamo dedicati alacremente) e, cercando soluzioni valide, ho trovato voi di POXT. È una di quelle operazioni che capitano ogni 20 anni, molto complessa, due anni di accordi, studi, analisi, negoziazioni, trattative, tensioni, termini da usare e termini da non usare… roba che per un avvocato di provincia come me vale tutta una carriera.

 

Avevo ancora qualche giorno utile prima di dover spedire e non volevo fare un prova proprio con quei documenti, mi sembra lecito: ho quindi inviato, in giorni diversi, delle più semplici e meno impattanti raccomandate di sollecito per mancati pagamenti per testare il servizio ed è stata la scelta migliore che potessi fare. Pochissimo tempo per registrare tutto, pagamento a tariffa fissa, ritiro a domicilio e consegna il giorno successivo (con tracciamento direttamente dal sito) sono promesse tutte rispettate.

 

Da qui la decisione è stata presa: i documenti della fusione partiranno con POXT! D’ora in poi ci avvaleremo solo di voi per spedire tutte le nostre raccomandate.

 

Ogni tanto qualcosa che funziona dall’inizio alla fine! Consiglio a tutti i miei colleghi (e non) di seguire il mio esempio, ne avrete solo benefici.

 

Cordialmente,

avv. Giorgio C.